“Smettere di fumare è la cosa più facile del mondo. Lo so, perché l’ho fatto migliaia di volte”
Mark Twain
Smetterò di fumare: quante volte, miei cari fumatori avete detto questa frase, senza poi crederci troppo?
Quanti ultimi pacchetti di sigarette ci sono nella vostra storia di fumatori?
Sicuramente il vostro intento era proprio questo, ma per un motivo o per un altro non riuscite proprio a smettere di fumare.
Sono tanti i fumatori che si chiedono “ma si può davvero smettere di fumare”?
Prima di rispondere a questo interrogativo, è il caso di metterne il rilievo un altro, altrettanto fondamentale: perché fumiamo?
Non ci resta che continuare a leggere per capire cosa succede al nostro corpo e alla nostra mente, quando fumiamo.
Fumare: cosa ci succede davvero?
Fumare: tutti noi conosciamo questo verbo.
Basta dare uno sguardo al dizionario, per capire che fumare sta per “aspirare il fumo del tabacco”.
La maggior parte di voi starà pensando che questa è una cosa risaputa, ma forse c’è una cosa che non tutti sanno: vi siete mai chiesti cosa avviene quando accendiamo e fumiamo una sigaretta?
Chissà, magari, la maggior parte di voi conosce già la risposta a questa domanda: ogni volta che facciamo un tiro alla nostra amata sigaretta, una sostanza che si chiama nicotina inizia a percorrere il nostro corpo fino ad arrivare al nostro cervello.
Tutto ciò arriva a provocare delle alterazioni a livello cognitivo: ebbene si!
La sigaretta, però, non contiene solo la nicotina: pensate che al suo interno abbiamo circa duemila sostanze tossiche.
Ora avete capito cosa significa “fumare”?
Quando il fumo è una dipendenza
Quanto detto sicuramente vi starà facendo riflettere o forse no.
Molto probabilmente vi starete continuando a chiedere “perché non riesco a smettere di fumare”?
Iniziamo a dire che una risposta a questo interrogativo c’è e come.
Vi ricordate della famosa nicotina di cui abbiamo parlato poco fa?
Bene, sappiate che quella rappresenta una vera e propria droga e come le altre droghe, alla fine arriva a creare dipendenza.
La dipendenza fisica
Quando parliamo di dipendenza dal fumo è bene specificare che abbiamo sia quella fisica che quella psicologica.
Soffermiamoci su quella fisica: alla base sembra esserci un vero e proprio meccanismo biologico.
La nicotina, come abbiamo detto, percorre il nostro corpo fino a stimolare, a livello cerebrale, il nostro sistema dopaminergico, il cosiddetto sistema della ricompensa, determinando così la produzione degli ormoni della gratificazione.
E’ per questo che al nostro cervello piace fumare e quando qualcuno prova a smettere non può che verificarsi un ‘astinenza da nicotina, che a sua volta produce ormoni come l’adrenalina e la noradrenalina che causano ansia, stress, insonnia e aumento dell’appetito.
La dipendenza psicologica
Ora parliamo di un altro tipo di dipendenza: quella psicologica.
Si, perché spesso al rituale del fumare sono associate diverse situazioni.
Insomma, quante volte allo stress lavorativo rispondiamo con il fumo di una sigaretta?
La stessa cosa la facciamo durante una pausa caffè o in una giornata noiosa.
Senza rendercene conto, la sigaretta diventa la risposta giusta ai nostri problemi. Quella ideale. Come mai?
Secondo gli scienziati,il soltenere tra le mani una sigaretta ha il potere di infonderci sicurezza: in un certo senso, per molti, fumare significa proprio questo: avere il controllo sugli eventi esterni.
I dati : cosa ci dicono?
Pensate che sono in molti a pensarla in questo modo: al mondo, oltre 1 miliardo di persone fumano.
E quante persone perdono la vita a causa del loro vizio?
Per capirlo, basti pensare che il 25% di tutti i decessi per cancro a livello globale sembra essere dovuto proprio all’uso del tabacco.
In Italia la situazione sembra essere abbastanza critica: secondo i dati Istat, i fumatori, tra la popolazione di 14 anni e più, sono poco meno di 10 milioni.
Per quanto riguarda i decessi sappiamo che sono oltre 93 mila i morti all’anno: più del 25% di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età.
Insomma, questi dati sono davvero sconcertanti: per rendere meglio l’idea, basti pensare che il numero di vittime provocate dalla sigaretta è maggior rispetto a quello associato all’alcol, alle droghe e agli incidenti stradali.
Perché smettere di fumare? I vantaggi
Ora avete capito perché è importante smettere di fumare?
Ne va della vostra vita e non solo.
Forse è arrivato il momento di imparare a dire no alla sigaretta, miei cari fumatori, non credete anche voi?
Non ne siete ancora convinti? Continuate a leggere
Per il nostro bene
Da quanto abbiamo detto sin’ora, non si può che evincere una grande verità: smettere di fumare significa avere la volontà di preservare la propria salute e la propria vita.
Il fumo nuoce gravemente alla salute e questo è bene ricordarlo ogni volta che siamo intenti ad accendere la nostra nuova sigaretta.
Come la stessa Organizzazione mondiale della sanità afferma, questo vizio rappresenta la seconda causa di morte al mondo .
Le sigarette infatti sembrano poter aumentare anche il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ictus, enfisemi e malattie respiratorie.
Per non parlare del fatto che la sigaretta può arrivare a mettere a repentaglio la vostra bellezza.
Si, perché basta smettere di fumare per non avere più occhiaie, denti gialli, alito cattivo.
Insomma, i vantaggi non sono mica pochi!
Per il bene di chi ci sta accanto
Smettendo di fumare farete un regalo anche a chi vi sta accanto, sapete?
Pensate che sono 19 mila circa i non fumatori in Europa che muoiono per effetto dell’esposizione al fumo passivo.
Ebbene si, a volte basta essere accanto ad una persona che fuma per avere degli effetti spiacevoli.
Volete davvero prendervi questa responsabilità?
Volete davvero che i vostri figli o i vostri genitori paghino per un vizio che è solo vostro?
Smettere di fumare significa anche questo: voler bene a chi ci sta vicino.
Per un fattore economico
Insomma, l’abbiamo capito: dire addio alla sigaretta è sicuramente una delle cose migliori che voi fumatori possiate fare, sia per il vostro bene che per quello delle persone che amate.
Ma c’è anche un altro aspetto che non può essere sottovalutato: quello economico.
Ebbene si: smettere di fumare significa anche risparmiare.
Basti pensare a quanto costano oggi le sigarette : provate a farvi due conti !
Non è forse il caso di utilizzare i soldi che spendete per le vostre sigarette in altro?
Non sarebbe meglio metterli da parte per investirli in qualcosa di più produttivo?
Se ci pensate, bene nelle vostre mani c’è anche il vostro futuro!
Smettere di fumare; come riuscirci?
Arrivati a questo punto dell’articolo, starete ripetendo a voi stessi che sicuramente è giusto smettere di fumare, ma che non sapete davvero da dove iniziare.
Sicuramente avete provato e riprovato a buttare l’ennesimo pacchetto di sigarette, ma alla fine hanno sempre vinto loro.
Ma è possibile o no smettere di fumare?
Vi svelo un grande segreto: si!
E possibile, ma solo se alla base c’è un grande impegno e grandi motivazioni.
Non ci credete ? Provate a chiederlo a quei 12,5 milioni di persone che hanno smesso. Molto probabilmente vi diranno che la strada è lunga, ma una strada c’è e questo è l’importante.
Smettere, contando su se stessi
Cosa bisogna fare dunque per smettere di fumare?
Iniziamo con il dire cosa non dovreste fare.
Non pensate di poter mettere fine a questa storia, provando a smettere di colpo. Non funzionerebbe!
I veri cambiamenti hanno bisogno di tempo, ma soprattutto bisogna partire con il piede giusto.
Questo significa che non è necessario pensare al fatto che la strada sarà lunga e che non ce la farete mai.
Il fatto stesso di pensarla in questo modo significa partire con il piede sbagliato, fino ad auto-generarvi delle ansie e dei timori che non vi servono. Allora cosa bisogna fare?
Dite con fermezza a voi stessi: voglio smettere di fumare!
Ma non dovete solo dirlo, dovete crederci davvero, altrimenti sarà impossibile anche solo pensare di smettere.
Per abituarvi a questa nuova idea, provate a pensarla così: se ho scelto di cominciare, perché non posso scegliere di smettere?
In questo modo ricorderete a voi stessi che è tutto nelle vostre mani, ma soprattutto nella vostra testa.
I primi ingredienti fondamentali e che quindi non possono proprio mancare sono proprio questi: convinzione e determinazione.
Quando diciamo “i primi” c’è un perché: insomma non basta solo questo, è necessario che facciate anche delle altre cose.
Innanzitutto dovete provare a definire una data precisa in cui dire addio alle vostre sigarette, senza rimandare.
L’avete fatto?
Bene: adesso dovete mettere in campo tutta la vostra forza di volontà.
Nei 10 giorni che precedono la data da voi scelta, provate a fumare una marca di sigarette che non gradite particolarmente, cercando di diminuire il numero di sigarette da fumare.
Anche nelle prime settimane successive alla data da voi prescelta, è importante che facciate delle piccole cose, per evitare di tornare indietro.
Provate per esempio a riportare su un foglio una lista di cose che credete di amare del fumo e spiegate anche il perché.
Tutto questo vi aiuterà a capire cosa pensate riesca a darvi una sigaretta: vi fa sentire più rilassati?
Successivamente provate a riportare su un foglio una lista di cose che secondo voi vi impediscono di smettere di fumare.
Alla fine, provate a mettere per iscritto i motivi per cui credete che smettere di fumare sia la cosa migliore da fare.
Forse in questo momento vi starete chiedendo a cosa serva scrivere tutto questo.
Serve e come: il fatto stesso di scrivere determinate cose vi aiuterà ad essere maggiormente consapevoli del fatto che i motivi per cui fumate, non sono reali, bensì sono solo un modo per giustificare una cosa che, in realtà, non ha senso.
D’altronde mica ha senso continuare a fumare, dopo aver visionato i dati che parlano di decessi e ancora decessi!
Provate, dunque, a guardare la lista delle cose che avete scritto: non vi rendete conto che i motivi scritti per giustificare il vostro vizio non hanno una base logica?
Bene: questa consapevolezza è fondamentale per continuare in questo processo di guarigione, che però presuppone anche altro.
Cosa?
L’eliminazione e l’allontanamento di tutto ciò che ha a che fare con le sigarette: evitate di frequentare posti che potrebbero solo portarvi a fumare.
Informate le persone vicine a voi della vostra scelta: se vi vogliono bene non faranno nulla per ostacolarvi.
Chiedere aiuto
Avete provato a smettere di fumare, ma proprio non ci riuscite?
Ogni tentativo si è rivelato essere un fallimento?
Vi sentite delusi e scoraggiati?
Tranquilli, fa tutto parte del gioco e vi spiego il perché.
Solo tre persone su cento riescono a smettere di fumare, contando solo su se stessi.
Insomma, se i vostri tentativi non hanno funzionato, non significa che siete degli incapaci.
Il tabagismo, come abbiamo visto è una vera e propria dipendenza e spesso come tale deve essere trattata.
Cosa significa?
Semplice, se non siete riusciti da soli ad abbandonare la vostra amata sigaretta, potete rivolgervi ad un buon psicoterapeuta o ai vari centri Antifumo.
Ce ne sono diversi distribuiti su tutto il territorio nazionale, sapete?
Perché non provare ad uscirne in questo modo? Questi sono centri che aiutano i fumatori come voi nel loro percorso di “disintossicazione”, attraverso terapie di gruppo e tanto altro.
Perché non giocarvi questa carta? Potrebbe essere quella vincente!
Prima smetterete di credere che la sigaretta vi aiuta ad alleviare il vostro stress e prima riuscirete a spegnere la vostra prossima sigaretta.
O magari a non accenderla proprio.
Riflessioni conclusive: cosa abbiamo detto?
Come abbiamo avuto modo di vedere, intraprendere la strada della disintossicazione dalla sigaretta non è affatto semplice.
Vi sono dei meccanismi a livello biologico che giocano un ruolo importante in tutto questo.
Fondamentale in questi casi è la nostra fermezza a dire basta: solo in questo modo possiamo riuscire a mettere fine alla nostra storia con il fumo.
Una storia che può essere a lieto fine, se solo vogliamo.
Da oggi, in poi, dunque cercherete di spegnere quella sigaretta o no?
Fatelo prima che sia lei a spegnere voi, la vostra salute e il vostro futuro.
Dott.ssa Alessia Pullano
Psicologa
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