Psicologia dell’uomo che ha Paura di Impegnarsi
Quante volte vi è capitato di incontrare sulla vostra strada uomini che avevano paura di impegnarsi?
Uomini che tenevano in un certo senso le distanze da voi.
Non è insolito sentire storie di questo tipo:
“Lui? Mi ha detto che sono una ragazza fantastica, ma non se la sente di iniziare una storia seria, non se la sente di impegnarsi.”
Bene, queste sono le tipiche frasi di uomini che appunto hanno paura d’impegnarsi.
Ma perché?
Perché un uomo può arrivare a pronunciare queste solite parole?
Per pura superficialità o c’è ben altro dietro?
Cerchiamo di capirne di più qui di seguito.
La paura d’impegnarsi: cosa nasconde?
Come accennato poc’anzi, qui di seguito parleremo di un limite che attanaglia molti uomini, ma anche molte donne: la paura d’impegnarsi.
Una paura questa che si può manifestare in diversi modi, a partire dalla paura di iniziare una relazione seria a quella di sposarsi.
Ma cosa nasconde questa paura?
Spesso è sintomo di una profonda insicurezza.
Le persone insicure, infatti, non riescono con facilità ad intraprendere una relazione e cercano in tutti i modi di alzare dei muri.
Gli uomini che hanno paura d’impegnarsi, poiché insicuri, in un certo senso vogliono avere il controllo della situazione e per questo tendono a mettere dei limiti.
Quest’insicurezza non è sempre visibile sin da subito, però, sapete?
Spesso gli uomini tendono a nascondere le loro paure e le loro insicurezze, fino a quando non sono messi alle strette e devono prendere una decisione importante sul loro futuro.
Quando la paura di impegnarsi ha radici lontane
Sicuramente a questo punto vi starete chiedendo da dove derivi questa insicurezza che sembra essere alla base della paura di impegnarsi.
Spesso deriva da un trauma emotivo vissuto nel periodo infantile: pensiamo per esempio ad un abbandono o a un rifiuto ricevuto da chi amavamo, magari da nostra madre.
Quando una madre non reagisce alle richieste di suo figlio, ignorandone i pianti, le conseguenze possono essere evidenti da adulti.
Un bambino che non si è sentito amato, da grande con molta probabilità non avrà fiducia in se stesso e negli altri, e per questo farà fatica a costruire rapporti solidi.
Tutto questo può portare un uomo ad avere il terrore di impegnarsi con qualcuno, proprio per non sperimentare delle delusioni.
L’uomo in questo è molto bravo: fuggire dalla paura di soffrire è un istinto e spesso anche il risultato di qualche sofferenza sperimentata.
Per questo gli uomini possono arrivare a instaurare rapporti con persone sposate, pur di non impegnarsi e pur di continuare ad avere la certezza che l’altro starà al suo posto.
O ancora, possono arrivare a intrattenere contemporaneamente più relazioni, proprio per mettere a tacere la loro insicurezza che li porta a voler preservare il loro stile di vita, senza apportare alcuna modifica.
Intrecciare più relazioni contemporaneamente per gli uomini significa in un certo senso riuscire a non stabilire un’intimità o un rapporto amoroso con nessuno dei tanti.
Motivazioni di un uomo per non impegnarsi
Voglio tenermi aperte altre porte
Molti uomini preferiscono non impegnarsi semplicemente perché così facendo perderebbero l’opportunità di frequentare altre donne e alcuni uomini voglionoinvece tenersi aperte tutte le porte, soprattutto se sono appena usciti da un matrimonio fallimentare e quindi non hanno alcuna intenzione di formare un’altra coppia.
A volte, insomma, un uomo non è semplicemente pronto a livello emotivo.
Non ho chiuso definitivamente con il passato
Alcuni uomini hanno paura di impegnarsi perché non hanno ancora chiuso con il passato o con una loro ex, in modo definitivo. Una ex che magari sentono o vedono ancora.
In questi casi dunque è naturale non riuscire a pensare ad una nuova relazione se si è ancora ingabbiati nella vecchia.
Ho altre priorità
Spesso dietro la paura di impegnarsi c’è semplicemente la consapevolezza di avere altre priorità.
Sono diversi gli uomini che vedono nella relazione o nell’impegno con qualcuno, un qualcosa che potrebbe limitare un proprio sogno o un proprio progetto.
D’altronde la vita è fatta anche di obiettivi da raggiungere e spesso un uomo preferisce stare solo e realizzarsi, e pensare solo successivamente ad una relazione seria o ad una famiglia.
Ma quali sono i segnali a cui dobbiamo far attenzione per capire se abbiamo di fronte un uomo che ha paura di impegnarsi?
Continuiamo a leggere per saperne di più.
I segnali dell’uomo in fuga
L’uomo che ha paura di impegnarsi, come abbiamo detto, tende a palesare questo suo “limite” quando è messo alle strette: non c’è da stupirsi dunque se questi uomini all’inizio vi riempiono di attenzioni e sono entusiasti per poi scappare a gambe levate, al primo segnale di allarme, ovvero quando la cosa si fa più seria.
Ma come si comporta tendenzialmente un uomo di questo tipo?
No alle storie impegnative
Sicuramente un uomo che ha paura di impegnarsi non ha avuto delle storie importanti, ma si è lasciato andare solo alle cosiddette “storielle”.
Non ha dunque mai convissuto e le sue relazioni o sono durate poco o se sono durate molto, non erano comunque delle storie impegnative.
Ovviamente questo non vale per tutti gli uomini: spesso alcuni hanno paura di impegnarsi, proprio perché hanno sperimentato la fine di un matrimonio.
No ai programmi
Un uomo che non vuole impegnarsi o che meglio ha paura di impegnarsi non fa programmi e preferisce vivere una storia alla giornata.
Se la tira
Se uscite con uomo che non ha intenzione di impegnarsi, state certi che se volete andare a cena o al cinema, non saprete la sua risposta se non all’ultimo momento.
Non vi presenta mai come la fidanzata
Se frequentate da un bel po’ un uomo, ma puntualmente non vi presenta come la sua compagna, allora sicuramente avete a che fare con un uomo che non vuole impegnarsi.
Soprattutto se insieme non avete mai ragionato sulla natura del rapporto che intrattenete.
C’è o non c’è
Un uomo che non vuole impegnarsi c’è ad intermittenza: un giorno può arrivare a riempirvi di attenzioni, il giorno dopo può sparire senza dare segnali di vita.
Come eliminare la paura di impegnarsi, quando questa deriva da un’insicurezza lontana
Insomma, come abbiamo potuto constatare l’uomo che non vuole impegnarsi è imprevedibile, fa il prezioso, non programma e tutto questo lo fa perché vuole evitare delusioni o perché non si fida fino in fondo degli altri.
O semplicemente perché non ha chiuso con il suo passato o vuole pensare prima alla sua carriera.
Ebbene si, dietro la frase “non voglio una relazione seria” si possono nascondere diverse realtà.
Si può poter nascondere una fragilità che l’uomo spesso tende a mascherare con dei comportamenti da “bello” ma che in realtà sono solo un modo per evitare di soffrire.
Oppure semplicemente si può nascondere la volontà di un uomo che vuole pensare alla sua carriera e alla sua vita in generale, prima di impegnarsi, soprattutto se non ha chiuso in modo definitivo con il passato.
Ma quando la paura d’impegnarsi deriva da un’insicurezza di fondo, cosa bisogna fare?
Quando il non volersi impegnare non è semplicemente una scelta consapevole, ma una conseguenza di un problema relazionale, come bisogna comportarsi?
Vediamo qui di seguito qualche consiglio utile per tutti quegli uomini che decidono di astenersi dalle storie serie, non perché vivono ancora nell’ombra di una storia passata o perché sono concentrati sui loro progetti futuri lavorativi, ma perché sono bloccati emotivamente e non riescono di conseguenza a lasciarsi andare.
Accettate il vostro problema relazionale
Miei cari uomini se non riuscite a lasciarvi andare alle relazioni è arrivato il momento di fare il primo passo per sbloccarvi.
Cosa fare concretamente?
Innanzitutto accettate di avere un problema.
Ebbene si, questo è essenziale, altrimenti come potete affrontare qualcosa che non accettate?
D’altronde legarsi ad una persona a metà non ha senso e non potrà che alimentare di gran lunga le vostre insicurezze che già sono tante.
Cercate dunque di essere onesti con voi stessi e ammettete che non è affatto vero che non volete una relazione seria. La verità è che avete paura di averla.
Auto-analizzatevi: secondo passo
Per poter allontanare la vostra paura dovete dunque ammettere di avere un problema e cercare di analizzare i vostri sentimenti e le vostre emozioni.
Provate a chiedervi “perché ho così paura di impegnarmi?”
Cosa mi spinge a fuggire e non a restare? Cosa significherebbe restare?
Abbiamo paura di essere abbandonati? Insomma cercate di darvi delle risposte sincere, scavando nel vostro passato.
Accettate e razionalizzate il vostro dolore
Se tutto è collegato ad una sofferenza emotiva che avete vissuto da piccoli, non vi resta che tenere conto di una cosa fondamentale: noi possiamo imparare tanto da ciò che ci accade o da ciò che ci è accaduto, anche se tutto questo ci ha fatto soffrire.
Solo accettando il dolore possiamo guarire.
D’altronde tutti noi abbiamo sofferto almeno una volta nella vita.
Soffrire significa essere vivi, ma solo se riuscirete ad affrontare il vostro dolore potrete ritornare a vivere davvero, magari in due.
Il fatto che siate stati feriti una volta non significa che succederà di nuovo: perché dovete precludervi di vivere una bella storia?
E’ giusto farlo solo perché avete paura che vi faccia star male?
Smettiamo di fare le vittime
Sicuramente ripetete a voi stessi che avete tutto il diritto di non fidarvi degli altri e sarà anche vero, ma finchè continuerete a fare di questa consapevolezza un alibi per restare da soli, le cose non cambieranno e voi rimarrete solo in compagnia della vostra insicurezza.
Insomma non giustificate i vostri comportamenti, senza ammettere le vostre colpe.
Ammettete che se alcune cose non vanno come vorreste non è solo colpa di ciò che avete vissuto, ma anche di come oggi guardate la vita e le relazioni.
Questo non significa mettere da parte le proprie sofferenze, ma prendersi le proprie responsabilità e soprattutto smettere di avere comportamenti da vittime.
Diamo un calcio ai se e ai forse
Avete compreso quali sono i vostri limiti? Bene, cercate di superarli. Se avete accanto una persona che vi fa stare bene, provate a vivervela senza se e senza ma.
Il tutto ovviamente va fatto gradualmente, poco alla volta, ma d’altronde si sa, i cambiamenti non avvengono dall’oggi al domani.
Datevi l’opportunità di capire che dopotutto è bello vedere il mondo con altri occhi. Vedere le persone con altri occhi.
Apritevi e mettetevi a nudo
Per una volta nella vostra vita siate sinceri, evitate di adottare comportamenti da playboy e mostrate all’altro le vostre paure.
Questo non significa essere deboli, anzi.
Significa accettare le proprie insicurezze e farne un punto di forza.
Solo in questo modo la prossima volta eviterete di alzare il muro della vostra insicurezza e riuscirete a fidarvi dell’altro, senza più bisogno di scappare o evitare.
Chiedete aiuto
Se tutto questo non vi basta e non riuscite ad andare oltre le vostre paure, cercate aiuto ad un professionista: grazie ad un percorso professionale potrete andare alla scoperta di voi stessi e questo vi permetterà di evitare di scappare da voi stessi e poi dagli altri.
Riflessioni conclusive: cosa abbiamo detto sin’ora
Come abbiamo avuto modo di constatare fin’ora, l’uomo può poter aver paura d’impegnarsi per diversi motivi:
- Per paura di soffrire nuovamente o per una sua insicurezza di fondo che ha radici nel suo passato
- Perché vuole tenersi le porte aperte, soprattutto dopo essere uscito da un rapporto fallimentare
- Perché non ha chiuso con il suo passato in modo definitivo e non è pronto per una nuova storia
- Perché ha altre priorità al livello personale.
Insomma, diciamolo, dietro la frase “ non voglio impegnarmi” c’è sicuramente un mondo da scoprire.
C’è sicuramente un uomo che deve imparare a fare i conti con se stesso.
Perché la verità è questa: spesso un uomo si mostra duro, forte e invincibile, ma come tutti noi, come noi donne, hanno delle insicurezze e delle paure che possono solo bloccarli.
Insomma sfatiamo il mito che gli uomini sono tutti uguali: alcuni possono scegliere di restare da soli semplicemente perché non sono pronti emotivamente o perché ancora non sono riusciti ad amare prima loro stessi.
Ciao, sono Giulia Moretti, e mi fa piacere darti il benvenuto nel mio mondo psicologico. Cresciuta nelle affascinanti strade di Roma, ho coltivato fin da giovane una passione per la comprensione delle dinamiche umane. La mia avventura nel mondo della psicologia ha inizio qui, ma il mio percorso è stato guidato da una curiosità instancabile e dalla determinazione nell’aiutare gli altri a superare le sfide della vita.